Osservatorio del Valore Pubblico delle Regioni

di BORTOT Federica, CONZ Eliana, GENNARO Emanuela, MORRONE Maria Rosa, REALE Nicola

Un osservatorio è tecnicamente “il luogo o la costruzione attrezzati per l’osservazione a distanza o per ricerche e indagini di natura scientifica”. Il presente lavoro intende esplorare, tramite l’osservazione di alcune politiche, la possibilità di misurare e valutare il Valore Pubblico territoriale. In generale, il Valore Pubblico, definibile come il livello complessivo di benessere economico, sociale, ambientale e sanitario, dei cittadini, delle imprese e degli altri stakeholders creato da una PA rispetto ad una baseline, o livello di partenza, rappresenta una nuova sfida per tutte le Pubbliche Amministrazioni. In questo quadro, le Regioni sono tra gli enti maggiormente sollecitati in un processo che ha, da un lato, modificato gli schemi di lavoro tradizionali, e dall’altro reso necessario l’applicazione di metodologie e concetti innovativi. Tali enti certamente rappresentano lo scenario ideale considerato il ruolo strategico ricoperto nella programmazione di lungo periodo e assumono un ruolo significativo nella filiera delle performance perché possono guidare e coinvolgere in questo percorso i livelli inferiori e superiori di governo. L’introduzione del Valore Pubblico e del suo strumento di gestione, il PIAO, ha inciso sul modo in cui si guardano le cose, modificato il modo di pensare all’oggetto di studio. Ci costringe a guardarci intorno per guardare il contesto da cui scaturisce. L’approccio deve essere proiettato verso una forma di integrazione tra tutte le differenti politiche che incidono nel raggiungimento degli impatti e usare un linguaggio comune e una metodologia comprensibile a tutti. Il lavoro, lungi dall’essere esaustivo, si propone come un tentativo di analisi e studio da parte di osservatori non professionisti concentrandosi su due delle politiche caratterizzanti gli enti territoriali che contribuiscono a generare Valore Pubblico nel quadriennio 2018-2021: l’occupazione, con un focus sui NEET, ovvero dei giovani che non studiano, non lavorano e non ricevono una formazione e il tema strategico della sanità, che la Legge Costituzionale n. 3 del 2001 (Riforma del Titolo V) ha sancito quale materia a “legislazione concorrente” tra Stato e Regioni con il passaggio della responsabilità dalla competenza esclusiva del Governo centrale.

Il Project Work è articolato in due obiettivi: uno intermedio che prevede la misurazione del Valore Pubblico creato dalle Regioni a statuto ordinario in merito alle tematiche scelte attraverso lo studio di un insieme di indicatori estratti dalle misure statistiche ISTAT nell’arco temporale 2018-2021, e un obiettivo finale che prevede il confronto a livello nazionale del Valore Pubblico creato da ciascuna Regione e calcolato con un algoritmo attraverso la costruzione di indicatori compositi e un processo di normalizzazione e stabilizzazione. Per il calcolo del Valore Pubblico ci si è avvalsi di un set di 46 indicatori per la politica Salute e di un set di 40 indicatori per la politica Neet, ripartiti in entrambi i casi tra le dimensioni di Impatto, Efficacia, Efficienza e Salute. Il risultato aiuterà a comprendere quali Regioni hanno creato maggior Valore Pubblico non per stilare una classifica del “migliore” ma per creare momenti di diffusione e condivisione delle best practices con i policy makers, gli utenti e gli stakeholders.

L’istituzione dell’Osservatorio del Valore Pubblico delle Regioni mira a fornire sostegno ai policy makers regionali, con l’obiettivo di dirigere la formulazione delle politiche pubbliche verso un approccio improntato alla Public Value Governance.